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Come prendere la disoccupazione Inps

La disoccupazione Inps è un sostegno del reddito che viene elargita dallo Stato, e pagata grazie all’Inps a tutti quei lavoratori che sono senza impiego e di conseguenza senza retribuzione.

La perdita dell’impiego, deve essere però collegata ad una della seguenti ragioni.

  • Licenziamento.
  • Sospensione per mancanza di lavoro.
  • Scadenza del contratto.
  • Disoccupazione licenziamento giusta causa: provocata da molestie sessuali, pagamento dello stipendio non avvenuto, mobbing, modifica in peggio delle mansioni lavorative ecc.
  • Trasferimento del dipendente presso un’altra sede distante più di 50 km dalla residenza di quest’ultimo.

Per ottenere l’ indennità di disoccupazione, bisogna essere iscritti al Centro per l’Impiego, e dichiarare l’immediata disponibilità allo svolgimento di un’attività lavorativa.

A chi spetta la disoccupazione

La Napsi può essere richiesta da tutti i lavoratori che tempo addietro avevano firmato un contratto di rapporto di lavoro subordinato, sia determinato che indeterminato. In questo gruppo di lavoratori sono compresi anche:

  • Gli apprendisti:
  • i soci lavoratori di cooperative con un rapporto di lavoro subordinato;
  • I dipendenti a tempo determinato anche delle pubbliche Amministrazioni.

Chi invece non ne ha diritto

Chi non ha diritto all’indennità di disoccupazione, sono invece le seguenti categorie:

  • I dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
  • Gli operai agricoli sia a tempo determinato che indeterminato
  • Gli extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale;
  • I lavoratori che hanno raggiunto i requisiti necessari sia per il pensionamento di vecchiaia che per quello anticipato
  • Lavoratori che hanno già un assegno di invalidità; nel coso che non potino per la Naspl.
 Come scaricare Cud disoccupazione Inps
Il CUD è quel documento con cui, il datore di lavoro, certifica i redditi che sono stati corrisposti al proprio dipendente.

Quando un dipendente perde il lavoro e percepisce quindi un assegno di disoccupazione, questa somma viene messa a disposizione direttamente dall’INPS.

Dunque L’IMPS, visto che è colui che elargisce il reddito, deve poter rendere disponibile il CUD nei tempi utili per la dichiarazione dei redditi. Ecco quindi come scaricare questo importante documento.

La prima cosa da sapere, è che il CUD è a vostra disposizione a partire dai primi mesi dell’anno. Solitamente lo si trova entro la fine di febbraio. Esso può essere scaricato direttamente online andando sul sito INPS.

Collegativi quindi al sito, e cliccate sulla voce Servizi al Cittadino. Successivamente vi basterà cliccare su un’altra dicitura: Inserimento Pin, e poi su Fascicolo previdenziale per il cittadino. L’ultima operazione che dovrete fare arrivati a questo punto, sarà quella di fare click su Modelli.

Vi ricordiamo inoltre che per poter scaricare il CUD dovrete essere in possesso del Pin INPS. Vi sarà possibile ottenere il CUD anche in formato cartaceo, e ciò vi sarà possibile nei seguenti modo:

  • recandosi presso le sedi INPS,
  • presso le postazioni Informatiche self service che si trovano nelle sedi INPS (occorre essere in possesso della tessera sanitaria nazionale);
  • presso i patronati, i CAF;
  • tramite email. Occorre innanzitutto chiedere e ottenere una PEC sul sito postacertificata.gov.it. Non appena l’avrete ottenuta, grazie ad essa potrete,  richiedere il CUD scrivendo a richiestaCUD@postacert.inps.gov.it;
  • presso gli uffici postali aderenti a “Sportello Amico”, pagando un costo del servizio pari a euro 2,70 più IVA.

Potrete anche richiedere all’INPS di mandarvi a domicilio il documento, semplicemente chiamando il numero  800.43.43.20.

chi paga la disoccupazione INPS

Come già accennato in precedenza, l’indennità di disoccupazione è un reddito erogato direttamente dall’INPS.

La disoccupazione è sicuramente uno strumento molto importante per tutti i cittadini che restano improvvisamente senza lavoro. Ma l’erogazione di tale reddito prevede anche delle regole e delle limitazioni ben precise.

Per esempio: il pagamento dell’assegno di disoccupazione, verrà interrotto nel momento in cui chi ne beneficia firmerà un nuovo contratto a tempo determinato che prevede una durata non maggiore a quella di 6 mesi. In questo caso, la disoccupazione verrà sospesa d’ufficio, per poi riprendere allo scadere del rapporto lavorativo.

L’assegno verrà sospeso, anche per tutti quei disoccupati che dopo un mese dall’inizio della nuova attività lavorativa a tempo determinato (non superiore a 6 mesi) non hanno ancora inviato all’INPS la comunicazione con la quale indicare il reddito annuo presunto.

Esistono anche dei casi molto più gravi in cui L’INPS potrebbe decidere di interrompere il sussidio di disoccupazione. Un primo caso è se ad esempio dovesse essere violato il patto di servizio personalizzato sottoscritto con il centro per l’impiego. 

Ma anche chi inizia un nuovo lavoro e non comunica all’INPS il reddito da esso derivante, è soggetto all’interruzione della disoccupazione.

Se chi è disoccupato trova poi un lavoro, questo perde il diritto all’assegno di disoccupazione soltanto nel caso in cui la nuova attività lavorativa crei un guadagno maggiore di 8 mila euro annui. 

Se al contrario il reddito è pari o minore a questa cifra, l’assegno di disoccupazione verrà ridotto dell’80% ma continuerà comunque ad essere corrisposto.

Anche coloro che entro un mese dall’inizio di un’attività lavorativa autonoma non lo comunicheranno il reddito presunto, perderanno il diritto all’assegno di disoccupazione.

 

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