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Guadagnare dalle cose che non si usano più

A tutti noi guardando negli armadi, nei cassetti e negli sgabuzzini sarà capitato di vedere tantissimi oggetti che ormai non vengono più utilizzati; e tanti di noi per fare spezio in casa avrà pensato seriamente di buttarli. Ma se vi dicessi che è possibile guadagnare grazie a questi oggetti? Ebbene si è possibile. Esiste infatti un sito che si chiama LocLoc, che vi permette di noleggiare ad altre persone le cose che voi non utilizzate più.

Cos’è LocLoc

LocLoc p la prima community online a portare anche in Italia una pratica già avviata in altri paesi: il noleggio tra privati. Grazie a questo sito, dunque, le persone possono noleggiare o affittare svariati oggetti appartenenti alla vita quotidiana, ma che ormai non usano più.

Il noleggio avviene ad un costo prestabilito che può essere giornaliero, settimanale oppure mensile. Domanda e offerta si incontrano poi sulla piattaforma, ma l’oggetto verrà poi consegnato nella vita reale. Si paga con carta di credito, e una volta utilizzato lo si restituisce al legittimo proprietario.

Potrete ad esempio noleggiare una racchetta da tennis a poco più di due euro; oppure una macchina per la pasta per tre euro. Il vantaggio principale di utilizzare LocLoc per i vostri noleggi, è che non avrete bisogno di mediazioni commerciali.

Voi proprietari potrete iniziare a guadagnare di ciò che non utilizzate più, e chi affitta invece potrà risparmiare sull’acquisto di un nuovo oggetto. In questo modo ciascuno di noi può far fronte ai propri bisogni superando un importante ostacolo come quello del prezzo. L’oggetto noleggiato viene così utilizzato per il tempo necessario, ed in questo modo si riduce il valore dell’oggetto al suo effettivo utilizzo.

Ma si va anche ad eliminare quel sovrappiù consumistico che generalmente è correlato agli oggetti nuovi.

Come iscriversi a LocLoc

Iscriversi a LocLoc è molto semplice: vi basterà creare un nuovo profilo oppure accedere alla piattaforma tramite il vostro account di Facebook. Fatto ciò dovrete dell’oggetto che intendete dare in affitto. Caricate quindi delle immagine chiare e inserite anche una descrizione delle caratteristiche e del funzionamento dell’oggetto.

Terminata quest’operazione tutti gli altri utenti di LocLoc, potranno visualizzare il vostro annuncio e fare delle offerte per prendere a noleggio il vostro oggetto. Controllate periodicamente il vostro account, in questo modo potete scoprire se qualcuno ha mostrato interesse per la vostra inserzione; ed eventualmente potrete anche contrattare sull’offerta.

Al momento dello scambio, poi, verrà stipulato un vero e proprio contratto di locazione, che include pure una copertura assicurativa per danni pari a 990 euro. In questo modo lo scambio sarà garantito da una maggiore sicurezza, sia per chi dà che per chi riceve.

Come prendere oggetti a noleggio

Nel caso in cui vogliate prendere un oggetto a noleggio, la procedura che dovete seguire è la seguente: per prima cosa dovrete eseguire una ricerca nel grande database del sito internet; in modo tale da scoprire quello che geograficamente sta più vicino a voi e poterlo così ritirare facilmente.

Fatto ciò inizierà la contrattazione con il padrone dell’oggetto e se questa andrà a buon fine, potrete incontrare il proprietario per lo scambio e la firma del contratto di locazione. Terminato il periodo di prestito, poi potrete anche lasciare la vostra opinione sull’esperienza di consumo collaborativo sul sito internet.

Chi è la fondatrice di LocLoc

LocLoc esiste già dal marzo 2013 e nasce da un’idea della designer Michela Nosè, sua fondatrice. Questa community nasce proprio sulla base di un’esperienza che la Nosè ha avuto a Miami nel 2012, e così decide di portare anche in Italia il sistema peer-to-peer ovvero noleggio da utente a utente.

Alla base di questo particolare sistema, c’è un pensiero molto interessante: quello del consumo collaborativo. Infatti ecco cos’ha affermato la fondatrice di LocLoc durante un’intervista: L’iperconsumismo appartiene ormai al decennio appena trascorso. Complice la crisi, le coscienze collettive sono ormai mature per un’economia basata sul modello culturale del consumo collettivo nelle sue forme più varie: sistemi di condivisione organizzata, gruppi di acquisto solidale, baratto, locazione, donazioni e scambio.”

Questa è dunque un’idea che dimostra come l’utilizzo della tecnologia non è un qualcosa di sterile che esiste soltanto nel mondo virtuale; ma al contrario è uno strumento che va a collegare le diverse esperienze delle persone nel mondo vero e proprio.

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