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In tema di certificazioni per ottenere un lavoro, una in particolare sta trovando un discreto riscontro nel settore della privacy.

Molte persone che vogliono iniziare un nuovo lavoro, possono cogliere questa opportunità; si tratta di un’occupazione che si adatta bene anche agli studenti che si domandano come diventare consulente della privacy.

Chi è il consulente della privacy

Quella del consulente della privacy, noto anche come Privacy Officer è una nuova figura professionale che tra i suoi maggiori compiti ha quello di occuparsi della tutela e gestione dei dati sensibili all’interno di un’azienda, rispettando la normativa vigente in materia.

Questo professionista ha iniziato ad affermarsi nel mercato del lavoro, inizialmente, con il Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio del 2012, concernente proprio la protezione dei dati personali.

Attualmente è stato approvato il GDPR e l’ampliamento delle normative sulla privacy; il consulentequindi ha un ruolo ancora più importante ed è diventato, a tutti gli effetti, una delle figure professionali più ricercate dalle aziende.

Cerchiamo ora di capire qual è il percorso per diventare un consulente privacy, dagli studi alle competenze da acquisire.

Se volete sapere come diventare consulente della privacy, la prima cosa da sapere è la definizione di questa professione; quindi, come dicevamo il consulente della privacy, definito anche privacy officer, è quella figura professionale che opera nel contesto aziendale al fine di “osservare, valutare e organizzare la gestione del trattamento di dati personali (e dunque la loro protezione) […] affinché questi siano trattatati in modo lecito e pertinente, nel rispetto delle normative vigenti”.

Il responsabile del trattamento dei dati rappresenta una figura chiave nelle aziende, in particolare oggi, con l’approvazione del Regolamento UE 679/2016 (GDPR).

Cosa fa il consulente della privacy

Un aspetto interessante che dovete considerare, molto vantaggioso per voi che volete iniziare questa professione è il fatto che l’obbligo di introdurre tale figura, è previsto nel settore pubblico e nel settore privato, per le grandi imprese o se le attività principali del responsabile del trattamento e dell’incaricato del trattamento consistono in trattamenti che richiedono il controllo regolare e sistematico degli interessati (art. 35 del Regolamento).

Andiamo ad elencare le mansioni che deve svolgere questo professionista; stando all’articolo 39 del Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali, i suoi principali compiti sono:

Informare e fornire consulenza al titolare del trattamento o al responsabile del trattamento, così come ai dipendenti che eseguono il trattamento in merito agli obblighi derivanti dal presente regolamento nonché da altre disposizioni dell’Unione o degli Stati membri relative alla protezione dei dati.

Protezione dei dati

Sorvegliare l’osservanza del presente regolamento, di altre disposizioni dell’Unione o degli Stati membri relative alla protezione dei dati nonché delle politiche del titolare del trattamento o del responsabile del trattamento in materia di protezione dei dati personali, compresi l’attribuzione delle responsabilità, la sensibilizzazione e la formazione del personale che partecipa ai trattamenti e alle connesse attività di controllo.

Fornire, se richiesto, un parere in merito alla valutazione d’impatto sulla protezione dei dati e sorvegliarne lo svolgimento ai sensi dell’articolo 35.

Cooperare con l’autorità di controllo; Fungere da punto di contatto per l’autorità di controllo per questioni connesse al trattamento, tra cui la consultazione preventiva di cui all’articolo 36, ed effettuare, se del caso, consultazioni relativamente a qualunque altra questione.

C’è poi l’aspetto delle competenze da acquisire; per diventare un professionista in questo settore, sicuramente è necessario conoscere le normative che disciplinano la privacy e seguire tutti gli aggiornamenti in materia.

Tra le caratteristiche pratiche invece troviamo il saper interagire in modo efficace con il vertice e con i dipendenti dell’azienda e risolvere problemi che richiedono una consulenza specifica, se necessario avvalendosi di altri professionisti.

Come diventare consulente della privacy

Per quanto riguarda l’istruzione, è richiesto il possesso del Diploma di Scuola Media Superiore, in mancanza del quale è necessario dimostrare la continuità dell’attività di Privacy Officer in forma retribuita per almeno cinque anni.

Bisogna poi frequentare un corso per Consulente della Privacy e Privacy Officer qualificato da un ente di certificazione ed avente ad oggetto determinati argomenti inerenti tale ruolo professionale. In mancanza totale o parziale di questa formazione specifica è necessario dimostrare la continuità dell’attività di consulente delle privacy in forma retribuita per almeno cinque anni, oppure superare una prova preliminare sul possesso delle competenze richieste. Tornando all’utilizzo del computer, gli strumenti informatici di uso comune nella gestione dei dati sono quelli che dovete padroneggiare, nonché possedere le conoscenze adeguate quanto a terminologia giuridica, informatica ed amministrativa ed alla normativa in materia.

Prima di accedere in maniera stabile a questo lavoro, dovrete aver esercitato un’attività di consulente d’impresa per almeno tre o cinque anni; questo dipende se siete diplomati o laureati.

Prima di tutto quindi bisogna ottenere la certificazione come Consulente della Privacy e Privacy Officer. A questo proposito Federprivacy è riuscita a realizzare con Tüv Italia la certificazione della figura professionale del Consulente della Privacy, secondo i parametri della norma europea Iso 17024:2008 e tramite una procedura verificata che culmina con gli esami a cui si deve sottoporre il candidato per ottenere il riconoscimento.

Certificazione di Privacy

Non è sufficiente quindi avere una laurea in giurisprudenza o informatica per avere maggiori possibilità di trovare lavoro come Privacy Officer, ma occorre l’apposita certificazione del titolo.

Solo una certificazione specifica, infatti, garantisce quella credibilità e quel bagaglio di conoscenze che vi faranno preferire rispetto agli altri candidati.

Potete anche intraprendere dei Master specifici; ad esempio se siete laureati in giurisprudenza, potete specializzarvi e diventare un consulente della privacy con il Master II Livello in nuovi professionisti privacy DPO (Data Protection Officer): il responsabile della protezione dei dati personali e i privacy specialist.

Alcuni Master, come questo, prevedono la partnership scientifica del Centro Europeo per la Privacy (EPCE), ente che punta alla formazione del Data Protection Officer (responsabile della protezione dei dati personali), figura prevista dal regolamento europeo n. 2016/679 obbligatoria per tutti gli enti pubblici e nel settore privato.

In molti casi, le didattiche dei corsi vengono messe a disposizione degli studenti anche online, grazie ad una piattaforma di e-learning attiva 24 ore su 24. Con questa innovativa modalità di fruizione, potrai organizzare al meglio il tuo tempo e conciliare studio e lavoro.

si tratta sicuramente di una professione che richiede una formazione specifica, ma allo stesso tempo, una volta acquisite tutte le certificazioni, avrete in mano un lavoro che attualmente ha molto mercato, tra le aziende sia pubbliche che private.

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