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Che cosa ci vuole per fare l’estetista e il consulente d’immagine? Ci sono delle competenze da acquisire e anche delle normative fiscali da rispettare.

In altre parole si può esercitare la professione da libero professionista e bisogna adottare determinati regimi fiscali, che comprendono l’apertura della partita Iva.

Per quanto riguarda questo tipo di lavoro, prevede delle specializzazioni iniziali e dei corsi di aggiornamento da praticare periodicamente.

Infatti l’estetista e il cosulente d’immagine deve stare al passo con le mode del momento e riuscire a soddisfare sempre al meglio le richieste dei propri clienti.

Si tratta ad esempio di cessere portati alla comunicazione con le persone, per consigliarle al meglio per raggiungere l’obiettivo desiderato.

I clienti dell’estetista possono essere dei privati o anche delle aziende e per aiutare il miglioramento complessivo del look di una persona si lavora a 360 gradi.

In altre parole si danno consigli anche sul vestiario da comprare in relazione all’aspetto estetico del cliente.

Tutti gli aspetti dell’immagine della persona vengono curati e calibrati al meglio; dal taglio di capelli al trucco fino agli abiti giusti da indossare.

Il cliente del consulente d’immagine deve arrivare ad affidarsi completamente a lui per tutto ciò che riguarda il proprio stile personale.

L’estetista provvede ad osservare l’aspetto fisico del cliente nel suo complesso: il viso, il colore della pelle, le statura, gli occhi e i capelli.

In un secondo momento cerca di capire gli aspetti del carattere della persona a cui deve dare dei consigli.

Allo stesso modo una volta tirate le somme si danno dei consigli su come cambiare e migliorare il proprio stile di vita.

Il cliente espone gli obiettivi che si prefigge di raggiungere e in base a questi, l’estetista inizia il suo lavoro.

Il consulente d’immagine a livello personale cura uomini e donne per migliorare il loro look.

Anche a livello professionale può aiutare il cliente a cambiare la propria immagine per cercare lavoro.

L’estetista come dicevamo può lavorare per le aziende, in particolare quando le imprese intendono dare delle direttive di dress code per i propri dipendenti.

Consulente d’immagine cosa ci vuole

per svolgere questa attività ci vogliono delle attitudini di partenza, che con il tempo poi si possono affinare.

Prima di tutto ci vuole una predisposizione al piacere della cura dell’aspetto estetico, seguita dalla voglia di curare gli aspetti della comunicazione col cliente.

Va curato ad esempio anche l’aspetto dell’ascolto delle esigenze dei clienti e si deve essere bravi ad interpretare le intenzioni di chi si rivolge a voi per un aiuto.

Anche un altro punto importante riguarda la capacità di organizzare al meglio il proprio lavoro, che comprende il fatto di andare incontro per quanto possibile alle esigenze del cliente.

Bisogna sempre aggiornarsi con dei corsi mirati alla professione; in altre parole più siete aggiornati e più potete ottenere anche in termini di onorario.

Ci sono ad esempio degli istituti di moda che rilasciano attestati di frequentazione di corsi di formazione e aggiornamento.

Anche la pratica sul lavoro ha una sua importanza, successivamente al conseguimento delle qualifiche teoriche è essenziale fare dei tirocini.

L’ideale sarebbe lavorare in un’agenzia che si occupa di consulenza d’immagine, per poi avviare la propria attività autonomamente.

Anche un altro aspetto fondamentale nell’era dei social, è un sito internet e una costante comunicazione su Instagram, Facebook, Twitter, ecc…

L’obiettivo dell’estetista e del consulente d’immagine è crearsi un marchio personale riconoscibile.

In base a quello si costruisce il bacino di clientela, sia tra i privati che tra le aziende, sia in Italia che all’estero.

Anche dal punto di vista del regime fiscale si deve ottemperare e determinati obblighi di legge.

In altre parole dovete avere un Commercialista che vi consiglierà al meglio per aprire al vostra attività.

Infatti si prevere l’apertura della partiva Iva, quando si raggiunge un buon numero di clienti.

Pertanto non è consigliabile aprire una partita Iva se la vostra attività non arriva a un certo regime.

Quando si applica la normativa fiscale

In particolare quando l’attività assume una certa continuità, che permette al consulente d’immagine di raggiungere dei ricavi superiori alle spese.

La professione in questo caso non è occasionale, pertanto si deve aprire la partita Iva anche se si è freelance.

Insieme all’apertura della partita Iva si deve individuare il proprio codice attività; avete 30 giorni di tempo per aprire la partita Iva, dal momento in cui iniziate la vostra attività.

Ci vuole il modello indicato dall’Agenzia delle Entrate e si deve compilare e consegnare in modalità telematica.

Per questo di solito si paga un consulente del lavoro che provvederà ad aiutarvi in questo senso.

Si può anche lavorare in regime forfettario, che è regolato dalla legge n.190/2014 e successive modifiche nella Legge n. 208/2015.

Le tasse previste si calcolano in percentuale ai guadagni di ogni anno di attività; le tasse si pagano sugli utili generali.

Per quanto riguarda i primi cinque anni di attività, le tasse si possono abbasssare anche al 5% a seconda dei casi.

Anche un altro regime fiscale può essere quello della contabilità semplificata; qui le tasse si applicano al reddito derivante dalla professione.

Consulente di immagine in contabilita’ semplificata

In alternativa a questo regime semplificato i soggetti che non vi possono accedere entreranno automaticamente nel regime fiscale della contabilità semplificata.

A differenza del regime forfettario si calcola prima la differenza tra incassi e costi deducibili per poi calcorare le imposte da pagare.

Alcune spese dell’attività in questo tipo di regime si possono dedurre.

Anceh per quanto riguarda i contributi lavorativi, nel caso dell’estetista e consulente d’immagine è prevista la gestione separata.

La previdenza infatti si gestisce pagando i contributi come lavoratore autonomo; i contributi si calcolano sul reddito imponibile.

I costi riconducibili alla vostra attività riguardano l’aggiornamento tramite i corsi professionali.

Il mantenimento di una sede per l’accoglienza clienti e i locali per esercitare la propria attività.

I costi per mantenere la pubblicità sui social sono anche da considerarsi se si vuoi intraprendere questa attività.

A livello di mercato si tratta di un lavoro che se svolto nel migliore dei modi può sicuramente portarvi interessanti guadagni.

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