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Il ristorante sembra destinato a non essere più l’unico posto in cui mangiare, ma grazie al fenomeno delle dark kitchen, casa propria diventa il luogo dove ricevere il cibo a domicilio.

Per certi versi questo già succede, grazie ai vari Glovoo e Uber Eats, ma questa nuova tendenza che si sta sviluppando prevede una cucina chiusa.

La cucina si occupa della produzione del cibo che viene distribuito in maniera non convenzionale.

I ristoranti si stanno già organizzando, anche perchè vedono una possibile opportunità di allargare il loro giro di affari.

Sostanzialmente i ristoranti inviano i loro cuochi in queste kitchen chiuse, che ospitano diversi chef.

Tutti lavorano insieme e ricevono gli ordini da preparare, in base alle richieste che arrivano giornalmente dagli utenti, attraverso le app di food delivery.

In questo modo i ristoranti possono farsi conoscere in un’area più ampia, che va al di fuori dal loro territorio di appartenenza.

Questo nuovo business si profila come un’assoluta novità da ogni punto di vista; sia per far girare l’economia dei ristoranti, che per gli addetti ai lavori.

Si offrono infatti nuove opportunità anche per cuochi e altre persone che si occuperanno della consegna a domicilio del cibo ordinato.

Questa è sicuramente una delle ultime tendenze in fatto di cucina.

Siamo pronti a osservare il lavoro all’interno della cucina, dove si producono dei piatti che poi si consegnano a domicilio; questo in risposta alla rischiesta sempre crescente nel settore food, di servizi a domicilio.

La nuova tendenza da parte della clientela del settore alimentare è sotto gli occhi di tutti e per questo motivo tanti imprenditori si stanno già muovendo.

Recentemente questo tema è stato discusso all’interno di eventi del settore che sono dedicati a far incontrare i ristoratori e gli imprenditori del settore.

Gli addetti ai lavori si stanno rendendo conto del cambiamento all’interno del settore, che apporterà importanti novità.

Si intravede già una nuova possibilità di fare ristorazione attraverso questi servizi dedicati ai clienti che desiderano ricevere il cibo a casa.

Dark kitchen in Italia

La nuova realtà delle dark kitchen sembra destinata a prendere una forma sempre più concreta.

Molti addetti ai lavori pensano che nei prossimi mesi ci sarà una crescita esponenziale di questa nuova tendenza.

Ormai la consegna a domicilio di piatti pronti è una realtà che ha investito a pieno la nuova fascia di giovani e meno giovani.

Soprattutto tra i giovani, questa tendenza vede un ordinativo sempre maggiore di cibo pronto, ce si fa anche fino a tre volte a settimana.

In questa fase molti ristoranti si sono organizzati per consegnare i loro ordini ai rider che lavorano per: JustEat, Glovo, Deliveroo, Uber Eats e tanti altri.

Dopodichè si è creata una nuova opportunità per coloro che intendono investire in un nuovo modello di cucina.


Infatti gli stessi proprietari dei ristoranti potranno espandere il loro giro di affari per crescere sempre di più.

Non si vuole contrastare la clientela che ama andare al ristorante, ma allo stesso modo si intende dare una nuova opportunità a imprenditori e offrire nuovi servizi alla clientela.

Nell’immaginario del futuro, il business delle dark kitchen è un’evoluzione delle consegne di cibo a domicilio.

Queste nuove strutture intendono gestire il servizio chiavi in mano, dall’ordine all’evasione dello stesso.

Il mercato presenta sempre nuove opportunità e si prevede un incremento vertiginoso del giro d’affari, nei prossimi dieci anni.

Food delivery Amazon

Indubbiamente l’influenza della concezione di Amazon non si può negare; si è creata una nuova domanda all’interno del mercato di riferimento.

Ci sono importanti cambiamenti del modello di ristorazione moderno, che interessano non solo i clienti ma anche gli esercenti.

Peter Backman, uno degli esperti del settore commenta così: “hanno costruito negli ultimi due anni un marchio forte e allo stesso livello di ristoranti affermati. I clienti vogliono il cibo a domicilio perché sono stati educati dal modello di Amazon che consegna a casa in pochissimo tempo i prodotti ordinati online”.

Anche Stephane Ficaja, Direttore di UberEats, ha tentato un ipotesi di crescita del settore, affermando come le “dark kitchen”, nel giro di cinque anni potrebbero arrivare a 5mila unità.

Queste dark kitchen potrebbero servire migliaia di marchi del settore della ristorazione; diciamo che si tratta di ipotesi, anche se le premesse non mancano, come afferma il Direttore:

Il food delivery online sta crescendo più velocemente del resto del mercato – ha aggiunto in proposito il manager e le dark kitchen permettono di ridurre gli investimenti diretti, garantiscono l’eccellenza a livello operativo e una maggiore agilità nella gestione del prodotto.

Prosegue: “Il miglioramento della loro efficienza le renderà parte attiva del futuro dell’industria della ristorazione.

L’Europa rappresenta un mercato da oltre 700 milioni di potenziali clienti, molti di questi sono i nati negli anni duemila.

Indubbiamente possono essere tra i maggiori consumatori potenziali; inoltre “vivono” con gli smartphone e possono ordinare in qualsiasi momento.

Stephane Ficaja ha poi precisato: “Una delle principali aree su cui ci stiamo concentrando è quella di trovare soluzioni per aiutare ristoranti di ogni dimensione a trasformare i dati in nuovi modelli di business, identificando per esempio aree in cui la domanda per una particolare cucina è molto elevata ma non soddisfatta da un’offerta limitata, aprendo quindi alla possibilità di lanciare un nuovo ristorante virtuale per colmare questo gap”.

Dark kitchen un futuro vicino

Queste cucine sono dedicate interamente alle consegne a domicilio; per questo motivo possonon offrire un aiuto ai ristoranti.

Offrono un ulteriore possibilità di crescita del proprio business, con un rischio non troppo alto.

Non ci sono tutti i costi che normalmente sono legati al ristorante convenzionale; il manager di UberEats ha spiegato:

I ristoranti potranno gestire esclusivamente la preparazione e cucina dei piatti e concentrarsi sull’offerta di prodotti di qualità da offrire ai clienti, senza doversi preoccupare delle complessità che derivano della gestione di un normale ristorante”.

Conclude: Deliveroo incontrerà questa esigenza diventando un marketplace dove ordinare i propri pasti ed occupandosi di tutto il processo. Come? Sfruttando (anche) le nuove tecnologie, dai Big Data per la piattaforma infrastrutturale all’intelligenza predittiva degli algoritmi per prevedere la domanda passando per il tracking in real time della consegna”.

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