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Una delle figure professionali più essenziali in assoluto è quella dell’infermiere.

Nel campo della sanità, essi svolgono una serie di mansioni mirate principalmente all’assistenza dei pazienti.

Allo stesso tempo però, c’è da dire che in termini di guadagni, gli infermieri del nostro Paese rientrano nelle categorie più sottopagate.

Una vera e propria ingiustizia, vista la mole di lavoro e il numero di ore che trascorrono in servizio.

Facendo un confronto con altri Stati europei, è emerso che lo stipendio di un infermiere italiano è decisamente più basso rispetto ad altre nazioni.

Il problema risiede chiaramente nella gestione interna politica ed economica, strettamente interconnessa con i vari contratti stipulati.

In tale ambito, a “stabilire” le retribuzioni degli infermieri ci pensa il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Sanità.

Facendo un confronto con gli altri Paesi, l’Italia è davvero svantaggiata da questo punto di vista. Tale concetto è stato confermato proprio dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).

Ovviamente, rispetto a qualche anno fa, la situazione risulta essere migliorata ma non è di certo mai abbastanza.

Basti pensare all’emergenza Coronavirus e a tutto il lavoro che hanno dovuto svolgere queste figure professionali…

C’è chi dice che gli infermieri meriterebbero una medaglia, in realtà sarebbe più giusto dare loro un compenso direttamente proporzionale al lavoro che svolgono.

Quanto guadagna un infermiere in Italia

A questo punto ci si chiede: ma quanto guadagna un infermiere in Italia?

Lo stipendio non è sempre universale, questo perché bisogna cercare di comprendere una serie di variabili, quali: la tipologia di contratto o la struttura (ospedale, clinica e via dicendo).

Tuttavia, in linea generale un infermiere può guadagnare dai 1200 ai 2000 e passa euro. Ma oltre all’ambiente in cui lavora, è fondamentale tener conto del numero delle ore in servizio.

Questo perché c’è chi svolge numerosi turni di notte, che ovviamente valgono di più. Senza contare i giorni festivi (Natale, Pasqua e via dicendo).

Allo stesso tempo però, tra l’infermiere che lavora in un contesto pubblico e quello che opera privatamente, non esistono grandissime differenze, almeno in Italia.

Mediamente quindi, essi percepiscono uno stipendio netto di 1500 euro.

Nella maggior parte dei casi, gli aumenti vengono effettuati in base al criterio di anzianità.

Pertanto, è possibile superare di gran lunga i 2000 euro netti mensili, principalmente quando si riesce ad ottenere un ruolo importante o si ha avuto la possibilità di maturare molti anni di servizio.

Invece, chi può incassare cifre del tutto variabili è l’infermiere libero professionista, ossia colui che svolge il proprio lavoro con partita IVA.

Di conseguenza, i suoi guadagni possono cambiare di mese in mese e non restare fissi come quelli di un dipendente.

Quanto guadagna un infermiere in Europa

Stando ad una serie di sondaggi e statistiche, un infermiere guadagna molto di più in altre nazioni europee.

Ad esempio, in Francia, in Germania e in Spagna, si riescono a raggiungere tranquillamente i 35 mila euro lordi annuali.

Invece, tra i Paesi che riconoscono maggiormente questa figura professionale, troviamo il Belgio e l’Irlanda.

Senza contare il Lussemburgo, dove gli infermieri percepiscono circa 83 mila euro lordi l’anno.

Pertanto, sono delle differenze sostanziali e che ci fanno riflettere molto.

Proprio per tale motivo, si sta cercando sempre di più di spronare il Governo per emanare nuove leggi a favore di tutti gli infermieri.

Facendo un resoconto, alla domanda “dove guadagna di più un infermiere”, possiamo rispondere: in diverse nazioni europee, ma non certamente in Italia.

C’è chi sostiene che la situazione potrebbe nettamente cambiare in positivo nei prossimi anni. Ma sono delle semplici previsioni…

E se sempre più giovani infermieri decidono di trasferirsi all’estero, non dobbiamo affatto stupirci.

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