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HereAfter AI è una giovane azienda californiana ideata da Charlotte Jee con l’obiettivo di combattere la morte attraverso la tecnologia. L’idea è quella di raccogliere conversazioni, pensieri, discussioni e opinioni di una persona prima della sua morte, per trasferirne la memoria in un dispositivo digitale.

Il software di HereAfter AI userà una sofisticata struttura di intelligenza artificiale che impara dall’utente per rendere l’esperienza il più realistica possibile, creando una personalità virtuale fedele alla memoria della persona scomparsa con cui sarà possibile comunicare tramite smartphone.

Questo concetto ci ricorda la possibilità di parlare con i defunti attraverso medium o tavoli Ouija, che per secoli sono stati associati con ciarlatani e ghost hunter. Con l’avvento della tecnologia, assistiamo alla possibilità di una canonizzazione di questo fenomeno.

Come funziona

Il software di HereAfter non si limiterà a registrazioni di base come una segreteria telefonica, ma utilizzerà la sofisticata tecnologia delle intelligenze artificiali che si adattano agli utenti per rendere l’esperienza il più realistica possibile.

Il machine learning è una tecnologia sempre più comune nella vita quotidiana, come gli assistenti vocali che imparano dalle abitudini degli utenti e rispondono di conseguenza. Tuttavia, in questo caso si tratta di una cosa più profonda, perché non si tratta solo di impostare timer o appuntamenti su un calendario.

Ci ricorda molto la surreale conversazione tra LaMDA, l’intelligenza artificiale di Google, e l’ingegnere Blake Lemoine, dove LaMDA parlava esattamente come un essere umano senziente, spaventando il suo creatore al punto da costringerlo a interrompere l’esperimento e a riflettere sulle conseguenze etiche della sua creazione.

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